Nel periodo che va da aprile a giugno 2024, LiberaMente Imparo ha potuto effettuare uno screening sul territorio angrese per l’identificazione precoce dei possibili disturbi dell’apprendimento, grazie al contributo del Premio She’s Next, realizzato da Visa Italia in collaborazione con il Corriere della Sera. Al termine dello screening, ai genitori di ogni alunno partecipante è stata inviata una relazione dettagliata circa il funzionamento delle abilità scolastiche. È stata, inoltre, data la possibilità a ciascuno di conferire con gli specialisti per delucidazioni in merito ai risultati emersi.
La testistica scelta, tarata a livello nazionale, ha valutato le abilità necessarie per l’avvio della letto-scrittura nella scuola dell’infanzia e l’andamento delle competenze scolastiche nella scuola primaria. Per ogni alunno è stata strutturata una griglia di osservazione utile a delineare un profilo iniziale. Tale griglia ha valutato le seguenti competenze: postura ed impugnatura all’atto dello scrivere ed eventuali disturbi semplici del linguaggio. Ciò nasce dalla consapevolezza che se un bambino siede in maniera composta ed impugna correttamente penne e matite è facilitato nello svolgere le attività di lettura e scrittura.
Al contrario, un bambino che non adotta una postura corretta o con un’impugnatura non adeguata mostra maggiore fatica nello scrivere e nel leggere penalizzando di conseguenza la prestazione scolastica generale.
Per quanto riguarda i disturbi semplici del linguaggio, la loro presenza può inficiare o alterare le abilità di letto-scrittura. Un esempio potrebbe essere quello di un alunno di prima elementare che commette errori nella pronuncia dei gruppi consonantici (i.e. sp, sc, st, ecc.). Tale immaturità articolatoria potrebbe comportare errori di natura ortografica nella produzione di parole come spalla, stella, scuola, ecc. Nella produzione scritta, il bambino potrebbe scrivere “pesa” al posto di “spesa”, incorrendo anche in una difficoltà di valutazione da parte dell’insegnante.
Nella valutazione dei bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, la testistica ha monitorato l’evoluzione delle competenze metafonologiche (capacità di percepire, riconoscere, elaborare e manipolare i suoni che costituiscono le parole), identificazione, riconoscimento e cifratura di grafemi (l’abilità di associare ad un suono un simbolo grafico, i.e. [ˈkuːbo] è la trascrizione fonetica di cubo), corrispondenza numerica (abilità di associare il numero alla quantità) e conteggio numerico (abilità di contare dal più piccolo al più grande e viceversa).
Per le classi prima e seconda elementare i test hanno monitorato le abilità dello studente nella competenza di lettura in termini di velocità e correttezza ortografica, comprensione del testo, competenza ortografica e abilità logico matematica. L’abilità di lettura è stata valutata presentando all’alunno/a un brano da leggere in un tempo stabilito, mentre l’operatore annotava eventuali errori o anomalie nella lettura. Per la comprensione del testo, invece, l’alunno/a, dopo aver letto il brano, doveva rispondere ad un questionario a risposta multipla. L’abilità logico matematica ha richiesto competenze di calcolo scritto, calcolo a mente, giudizio numerico (l’abilità di riconoscimento di quantità maggiori o minori) e conteggio mnemonico.
Va tenuto conto che i test sono stati somministrati a fine anno scolastico, quando la maggior parte delle competenze indagate dovrebbero essere state già acquisite da tutti gli alunni.
Il numero degli alunni iscritti allo screening è stato di 582, ma a causa di assenze nei giorni in cui gli operatori sono stati a scuola e di successive irreperibilità quando riconvocati, solo 472 alunni hanno completato tutti i test. Dai dati raccolti sui partecipanti (su un totale di circa mille alunni iscritti alle scuole pubbliche e paritarie angresi) è stato possibile effettuare uno studio statistico su ogni competenza indagata suddivisa per classi.
Infanzia
Nella scuola dell’infanzia, è stato rilevato che il 26% (32 su 121) dei bambini testati non ha un’impugnatura ottimale, mentre solo il 5% (6 su 121) degli alunni assume una postura scorretta. Un campione abbastanza consistente (circa il 17% del totale dei bambini indagati) mostra delle difficoltà nel linguaggio, che, se non attenzionate, potrebbero cristallizzarsi in un vero e proprio disturbo tale da compromettere anche le future capacità di apprendimento.
La maggioranza dei bambini (70%) riconosce in maniera soddisfacente le lettere, mentre il 12% del campione mostra difficoltà (spesso anche molto evidenti) nel riconoscimento delle stesse. Tali difficoltà si accentuano nelle prove di lettura e di scrittura di lettere rinetrando in una fascia di prestazione degna di nota: in particolare, il 23% di bambini per la lettura e il 34% per la scrittura.
Un’altra competenza che ha evidenziato marcate difficoltà nei bambini (circa il 34%) riguarda la competenza metafonologica, dove si rileva che circa il 57% degli alunni ha commesso molti errori nella prova di fusione delle sillabe.
Nella comprensione del testo, il 31% dei bambini sottoposti ai test ha evidenziato difficoltà moderate e gravi nella risposta alle domande ricevute dopo la lettura di un brano.
Nelle prove di competenza matematica nei bambini dell’infanzia, i risultati sono abbastanza incoraggianti con un’ampia maggioranza di alunni che ha superato brillantemente le prove di riconoscimento dei numeri (71%), di conteggio (dove addirittura con il 97% di bambini ha ottenuto il massimo o quasi) e di corrispondenza numerica (81% di eccellenze).
Prima Elementare
Anche per gli alunni di prima elementare è stato importante osservare la correttezza di impugnatura e postura con dei dati che si sono rivelati degni di nota. Infatti, rispetto alle rilevazioni fatte all’infanzia, risulta che la percentuale di bambini con un’impugnatura scorretta sono il 24% del totale (una percentuale molto vicina a quella dei bambini più piccoli).
In miglioramento risulta essere anche la percentuale che riguarda i bambini con difficoltà del linguaggio che scende all’8% negli alunni di prima. Un dato sicuramente migliore della scuola dell’infanzia, ma che comunque deve destare una certa attenzione.
Nelle prove di lettura, scrittura e comprensione emergono dati abbastanza rilevanti con un 45% di alunni che legge lentamente e un 23% che legge in modo non corretto*. Un dato da attenzionare riguarda anche la comprensione del testo, dove circa il 39% di alunni non comprende correttamente un testo letto. Infine, anche la scrittura mostra dati da valutare bene con il 50% degli studenti che ha commesso un numero elevato di errori nella prova di dettato.
Nella competenza matematica, i risultati delle varie prove sono abbastanza incoraggianti anche se bisogna rilevare delle evidenti difficoltà per quanto riguarda il calcolo a mente, con una maggioranza di studenti che ha superato la prova con sufficienza, ma anche con un 17% di alunni che invece ha ottenuto un punteggio abbastanza basso tanto da rientrare in una fascia di prestazione degna di nota.
Dei test effettuati, solo il 4% del totale ha riguardato studenti stranieri.
Seconda Elementare
Gli studenti della seconda elementare hanno mostrato percentuali di difficoltà di impugnatura e postura molto simili alla classe precedente.
Invece, la percentuale rilevata di bambini con difficoltà del linguaggio (5%) risulta inferiore rispetto alle precedenti classi di istruzione.
Come per la prima elementare, i test riguardanti i requisiti dell’apprendimento hanno evidenziato migliori livelli per quanto riguarda la velocità (sufficienza raggiunta da circa 3 studenti su 4) e l’accuratezza (solo il 9% dei ragazzi ha fatto errori rilevanti) di lettura. Dati ancora allarmanti sono emersi, invece, dai test di comprensione che evidenziano che quasi 1 studente su 2 (circa il 50%) non sia sufficientemente abile nel comprendere un testo ascoltato o letto. La prova di dettato ha evidenziato come circa il 75% degli studenti mostra scarsa consapevolezza ortografica.
In linea generale, le competenze matematiche testate risultano in linea con gli apprendimenti standard della seconda elementare. Migliorato anche il calcolo a mente, che vede un risultato sufficiente per almeno l’84% degli studenti testati e solo il 6% rientra in una fascia di richiesta di intervento.
In seconda elementare, la percentuale di bambini stranieri testati sul totale si attesta intorno al 5%. Nella maggior parte dei casi non è stato possibile somministrare le prove perché si trattava di alunni presenti da poco in Italia.
* CRP: criterio raggiunto pienamente; PS: prestazione sufficiente; RA: richiesta d’attenzione; RII: richiesta intervento immediato